Dettaglio Progetto |
Periodo : 2010 – da febbraio a giugno 2010 |
Pari Opportunità e valore del rispetto |
COS’È IL TEATRO DELL’ OPPRESSO o TEATRO DELLE INFINITE VERITÀ? “tutti possono fare teatro… anche gli attori… Il Teatro dell’ Oppresso o Teatro delle infinite Verità (T.d.O.), nasce in Brasile negli anni ’60 ad opera di Augusto Boal, direttore del teatro Arena di San Paolo, in cui introduce il metodo Stanislavskij che rivoluzione il rapporto tra attore e personaggio: l’attore non mostra il personaggio ma lo vive. Nel condurre un laboratorio di Teatro dell’Oppresso viene assunto un atteggiamento maieutico, non vengono date risposte ma vengono poste domande e creati contesti protetti utili per la ricerca collettiva di soluzioni. Fulcro del lavoro e’ l’analisi + trasformazione delle situazioni oppressive, di disagio, conflittuali, della vita quotidiana. Il presupposto del teatro dell’oppresso è quindi l’importanza di reagire alle oppressioni personali e sociali, chiede ad ognuno di esercitare il proprio potere, anche se può sembrare minimo, per liberarsi valorizzando le risorse individuali e collettive nel processo di presa di coscienza del proprio potere personale. Il T.d.O. cerca soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica, in uno scenario teatrale; il conflitto viene così valorizzato perché permette all’oppresso di liberarsi dall’oppressione. Il T.d.O. non è una tecnica ma un metodo aperto che evolve nelle sua tecniche per rispondere sempre meglio alle varie forme di oppressione che le persone vivono; lo “spett-attore” entrando in scena e reagendo all’oppressione nella finzione teatrale, si arricchisce di idee ed energie, ha la possibilità di capire e trasformare, in una situazione protetta, per poi affrontare con un maggior bagaglio di strumenti ed esperienze l’oppressione reale. Il lavoro ha così un doppio valore: quello fatto con gli attori all’interno del laboratorio e quello successivo all’interno del teatro forum in cui il pubblico ha funzione attiva con la possibilità di salire sul palco entrando sulla scena e proponendo la soluzioni creative, non guidate dalla regia, al conflitto in atto. Lo spett-attore è completamente libero di agire per mutare l’azione stessa con unica condizione quella di non sopprimere il conflitto agito. Il Teatro-Forum in particolare è una tecnica per cui il pubblico è chiamato a confrontarsi con la scena presentata; la scena (Modello) mostra una difficoltà tra persone, un conflitto o un disagio; il pubblico, dopo aver visto la scena, può fermarla e intervenire sostituendosi ai protagonisti per cercare delle soluzioni possibili. Si accende così un “dibattito” teatrale che permette la sperimentazione in vivo delle soluzioni proposte e la partecipazione attiva del pubblico. Il conduttore del Forum (Jolly) coordina il dibattito senza dare giudizi o prendere posizioni ideologiche, ma facilitando l’ascolto, il contributo di tutti, l’approfondimento del problema. TEMATICA: Pari opportunità – rispetto delle regole e valore del rispetto a scuola e nella vita. PARTNER NEL PROGETTO: Istituto Comprensivo I.S.I.S. “E. Fermi” di Bibbiena e Poppi (I.P.S.I.A. – I.T.I.S. – I.P.S.C.T.) DESTINATARI: Una interclasse di studenti e studentesse,dai 15 ai 19 anni, che frequentavano I.P.S.I.A. – I.T.I.S. di Bibbiena e I.P.S.C.T. di Poppi – insegnanti delle classi coinvolte – genitori degli studenti. METODOLOGIA: Laboratori di Teatro dell’Oppresso e Teatro delle infinite Verità. OBIETTIVI GENERALI: Educare abilità sociali e relazionali negli adolescenti per lo sviluppo dell’autonomia e dello spirito critico, a protezione di comportamenti a rischio e antisociali favorendo la complicità dei gruppi di lavoro. Favorire il coinvolgimento degli adulti (insegnanti e genitori) nell’intervento preventivo. Attraverso forme di apprendimento attivo, tecniche di discussione, lavori di gruppo e individuali favorire la sensibilità per affrontare tematiche attuali e complesse come quelle delle pari opportunità e della legalità a scuola. OBIETTIVI SPECIFICI: per gli studenti
per i genitori
per i docenti
DOVE E QUANDO SI E’ SVOLTO: Il progetto si è articolato in due fasi: una di preparazione e una di rappresentazione e confronto:
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